Nuova legge di Tonina: con il Superbonus 110% scatta anche la sanatoria per difformità di piccola entità
Il Consiglio provinciale approva quasi all’unanimità, il
vicepresidente puntualizza: «Non è una sanatoria generalizzata», ma in pratica
chi fa domanda si mette a posto
TRENTO - È stata approvata a larghissima maggioranza - solo
due astenuti (Marini e Degasperi) - la legge provinciale che è mirata a rendere
più agevole l'applicazione in Trentino della misura nazionale del Superbonus al
110% (chi esegue una ristrutturazione fino al 30 giugno 2022 può contare su una
detrazione del 110% delle spese sostenute per gli interventi che migliorano
l'efficienza energetica degli edifici e che riducono il rischio sismico).
Ora la legge urgente, presentata dall'assessore
all'urbanistica Mario Tonina, entrerà in vigore da metà della settimana
prossima e quindi successivamente si potranno iniziare le pratiche.Un aspetto
di grande rilevanza contenuto nella nuova legge consiste in una sorta di
"sanatoria" di irregolarità edilizie di minima entità (che sono circa
il 70%) per chi chiede il 110% rendendo legittimo l'immobile.
In questo modo si stima che gli uffici comunali verranno
decongestionati. «Questa proposta legislativa - ha detto l'assessore Tonina -
ha l'obiettivo di semplificare la vita e il lavoro dei professionisti del
settore, delle imprese edei comuni. La legittimazione dei fabbricati esistenti
è una grande opportunità anche per il Trentino. Non si tratta di una sanatoria
generalizzata perché riguarda solo le piccole difformità e l'attribuzione della
titolarità edilizia anche agli edifici costruiti quando quest'ultima non era
richiesta».La legge prevede altri limiti anche alle demolizioni e ricostruzioni
e agli usi temporanei di edifici dismessi.
Il comunicato stampa della Provincia:
“Era un provvedimento molto atteso, e il fatto che l’aula
consiliare lo abbia approvato con 29 voti favorevoli e solo due astenuti ne è
una prova. Il Superbonus 110 per cento rappresenta un volano importante per le
imprese e il lavoro, in questo momento di crisi generata dalla pandemia, e
viene incontro alle esigenze di tante famiglie, che potranno ristrutturare e
adeguare la propria casa: sono molto contento quindi che il disegno di legge che
introduce norme di semplificazione in materia urbanistica e edilizia,
consentendo un più facile accesso agli incentivi governativi per la
riqualificazione del patrimonio edilizio e abitativo già esistente, costituisca
l’ultimo provvedimento importante assunto dal Consiglio provinciale nella
sessione di marzo. La nuova normativa rappresenta una grande opportunità per
l’economia del Trentino, ma è anche un viatico per un’edilizia ecosostenibile,
soprattutto sul versante energetico”: con queste parole il vicepresidente e
assessore all’Urbanistica e Ambiente Mario Tonina commenta l’approvazione,
ieri, in aula consiliare, del DDL 85, che ha ottenuto quasi l’unanimità dei
consensi.
Le misure di semplificazione edilizia e urbanistica
contenute nella nuova legge rispondono alle richieste avanzate dai cittadini e
dalle categorie economiche e dagli ordini professionali, ma anche dai Comuni,
dal momento che le agevolazioni governative hanno incrementato notevolmente il
numero di pratiche presentate ai fini della regolarizzazione edilizia,
presupposto indispensabile per accedere al Superbonus 110 per cento (che si
articola come noto in un Ecobonus avente come fine principale il miglioramento
della classe energetica degli edifici, e, nelle zone d’Italia classificate come
sismiche, anche in un “Sismabonus”).
“Sul piano pratico – spiega ancora Tonina – il problema è
rappresentato dalla mole di domande giunte agli uffici, che blocca l’avvio dei
cantieri. Ci siamo concentrati perciò sulle microviolazioni, quelle che anche
lo Stato, nel recente decreto semplificazione, ha qualificato non più come
abuso edilizio. In questo periodo rappresentano circa il 70% delle pratiche
presentate ai Comuni: si tratta di difformità marginali, che non impattano
sulla normativa provinciale, orientata alla riduzione del consumo di suolo.
Nessun condono, quindi, ma un attento recupero del patrimonio esistente, reso
ancora più efficace grazie agli emendamenti introdotti in Terza Commissione per
facilitare l’applicazione delle norme”.
L’iter di approvazione del DDL ha previsto il confronto con
il Consiglio delle autonomie locali, il Comitato interprofessionale ordini e
collegi tecnici, l’Associazione tecnici comunali e delle Comunità del Trentino,
il Coordinamento provinciale imprenditori e l’ANCE. Tutti gli attori coinvolti
hanno fatto pervenire suggerimenti e proposte che hanno ampliato la portata
della normativa. L’intento infatti è anche quello di intervenire in materia di
edilizia, con l'approfondimento di nuovi istituti come la definizione di "stato
legittimo" degli edifici e della tolleranza (indispensabile per l’accesso
ai lavori previsti dall’Ecobonus). Per gli interventi di demolizione e
ricostruzione di edifici sono previste infine semplificazioni in materia di
distanze tra le costruzioni, per le quali varranno le distanze preesistenti
entro determinati limiti fissati proprio dalla norma per assicurare interventi
coerenti con gli insediamenti esistenti .