Il passaporto diplomatico è può essere richiesto da coloro
che svolgono cariche pubbliche all’interno dello stato. In questa guida
completa sul passaporto diplomatico vi spiegiamo cos’è e a cosa serve, a chi
viene rilasciato, come ottenerlo, quali sono i vantaggi di un passaporto
diplomatico italiano. Esso in particolare conferisce a chi lo possiede,
particolari vantaggi e privilegi.
Cosa differenzia il passaporto diplomatico dal classico
pas
saporto?
È di colore nero, mentre quello classico è bordeaux
Viene rilasciato dal Ministero degli affari esteri;
La durata varia in base alla durata dell’incarico pubblico.
Al termine dell’incarico, il console onorario o altro diplomatico devono
restituire il passaporto al Ministero;
In casi specifici, hanno diritto a questo passaporto o anche
il coniuge e i figli del console onorario o altro diplomatico;
Non può essere concesso se il diplomatico ha già un
passaporto di servizio;
Può essere concesso anche se il diplomatico ha già un
passaporto ordinario;
Il passaporto ordinario è concesso gratis: non si pagano né
tasse né altre spese;
Il detentore del passaporto diplomatico, grazie a questo
documento può usufruire di particolari vantaggi, come l’esenzione IVA, sconti
sull’acquisto auto e altri privilegi.
A chi viene rilasciato il passaporto diplomatico?
Ai sensi dell’art. 4 del D.M. n. 4668-bis del 30/12/1978, il
passaporto diplomatico viene rilasciato a:
Presidente della Repubblica, Segretario generale del PdR;
Premier (Presidente del Consiglio), vicepresidenti del
Consiglio e Segretario generale della presidenza del consiglio;
Ministri e sottosegretari;
Presidente e vicepresidenti della Camera dei deputati;
Presidente e vicepresidenti del Senato della Repubblica;
Presidente e giudici della Corte Costituzionale;
Presidenti della Commissioni Affari Esteri;
Presidenti della commissioni interparlamentari impegnati
nelle relazioni internazionali;
Vicepresidente del CSM (Consiglio Superiore della
Magistratura);
Presidente del Consiglio dell’economia e del lavoro;
Presidente del Consiglio di Stato;
Presidente della Corte dei conti;
Avvocato generale dello Stato;
Capo della Polizia;
Comandante generale dell’arma dei carabinieri;
Capi delle Tre forze armate (Marina, Esercito, Aeronautica);
Direttore generale DIS;
Direttore AISE;
Direttore AISI;
Governatore della Banca d’Italia;
Direttore generale della Banca d’Italia.
Attenzione:
Il passaporto ha la stessa durata dell’incarico. Se
l’incarico termina prima della scadenza, il diplomatico deve restituirlo al
Ministero degli affari esteri.
Come avere il passaporto diplomatico?
La richiesta per ottenere il Passaporto diplomatico deve essere
inviata al Ministero degli Affari esteri, che si occupa di emettere il
documento.
Documenti necessari per il passaporto diplomatico:
I documenti necessari sono:
Fotocopia del passaporto italiano;
2 fototessere sfondo bianco e in giacca e cravatta;
Curriculum vitae.
Costo del passaporto diplomatico:
I costi per ottenerne uno si aggirano sui 20.000 euro in su.
Vantaggi del passaporto diplomatico:
I vantaggi sono diversi, a seconda che si tratti di passaporto
diplomatico italiano, oppure estero.
Nel dettaglio, il passaporto diplomatico consente al suo
titolare di ottenere alcuni privilegi specifici.Tra questi, e alcuni sono noti,
ci sono: l’accesso alle aree VIP degli aeroporti, rapporti esclusivi con le
istituzioni pubbliche e relativi canali comunicativi.
Tassazione vantaggiosa o esenzione dei tributi (come l’IVA)
e sconti sull’acquisto di beni o veicoli. Inoltre, consente di avere un
trattamento privilegiato nei procedimenti giudiziari e l’immunità dalle
perquisizioni personali.
Italiano :
I privilegi del possedere un passaporto diplomatico sono i
seguenti:
Accesso ad aree riservati in aeroporto;
Facilità nel comunicare con le istituzioni, grazie a canali
preferenziali;
Tassazione ridotta in alcuni ambiti (esenzione IVA);
Immunità alle perquisizioni;
Trattamento di vantaggio in caso di processi giudiziari;
Sconti sull’acquisto di auto.
Estero :
In questo caso (per esempio africano) ti permette di:
Vivere in quel Paese, con tutti i diritti che ne derivano;
Aprire un conto corrente in quel Paese;
Altri privilegi che cambiano da un Paese all’altro, in base
ad accordi e convenzioni.
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