Sanatoria migranti, la tensione è alta:
La tempistica per la Sanatoria:
Il pressing:
Sanatoria migranti
Si sta finalmente avvicinando la
maggioranza per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri.
Dopo un’altra giornata passata con il muro Movimento 5
Stelle e la minaccia di dimissioni della ministra delle Politiche agricole
Teresa Bellanova. (Poi rientrata anche per gli interventi del premier Giuseppe
Conte e del leader di Italia viva Matteo Renzi).
Tuttavia il governo sembra prossimo alla soluzione. Infatti
l’ipotesi è quella di poter regolarizzare braccianti, colf e badanti stranieri
e italiani. L’unica cosa che rimane da sciogliere è il nodo della durata del
permesso di soggiorno per i lavoratori immigrati.
Incontro allargato ai tecnici dei ministeri, in questi
giorni di terrà una nuova riunione tra i ministri interessati:
Luciana Lamorgese (Interno);
Nunzia Catalfo (Lavoro);
Peppe Provenzano (Mezzogiorno);
ed infine Bellanova.
Incontro allargato ai tecnici dei ministeri.
Da leggere: Bellanova: Regolarizzazione di 600 mila
immigrati tra braccianti e colf
Sanatoria migranti, la tensione è alta:
Precedentemente è stata la Bellanova ad inviare un messaggio
minaccioso al premier e a tutti i suoi alleati: «Se la regolarizzazione non
passa, sarà un motivo di riflessione sulla mia permanenza al governo. Non sono
qui per fare tappezzeria».
Successivamente arriva il nuovo altolà del partito fondato
da Beppe Grillo: «Non accetto i permessi
di soggiorno temporanei, perché così il lavoro nero aumenta», afferma il capo
politico Vito Crimi.
Per essere in grado di riportare la calma ci vogliono gli
interventi di Conte e Renzi. «Non esiste alcuna ostilità nei confronti di un
partito di maggioranza». Sottolinea il premier riconoscendo un contributo di
massima importanza all’azione del governo.
In seguito a questi passaggi, i quattro ministri che sono i titolari del
dossier devono tornare ad incontrarsi in videoconferenza.
Sarà una riunione abbastanza tesa in quanto troviamo da una
parte Bellanova, Lamorgese e Provenzano, dall’altra Catalfo.
Lo scontro trova come soggetto principale la durata dei
permessi di soggiorno per i lavoratori stranieri, la proposta di partenza era
quella di 6 mesi rinnovabili per altri 6.
Dopo il nulla di Catalfo si proverà ad una mediazione che
duri 3 mesi però, anche in questo caso, la ministra del Lavoro non ha voluto
sentire ragioni.
Bellanova invece risponde: «Io, da bracciante, non posso
permettere che i lavoratori siano lasciati nelle mani dei caporali».
La tempistica per la Sanatoria:
La riunione, come precedentemente annunciato, continuerà in
questi giorni. Però che l’accordo non sia poi così lontano lo dimostrano le
parole come possiamo notare qui: «Continueremo a fare tutto quello che serve
per l’emersione del lavoro nero. Ma se c’è una sanatoria modello Maroni, Bossi,
Fini e altri noi non ci stiamo».
Il capo politico del Movimento 5 Stelle e la ministra
Catalfo, sono però impedimenti dalla spaccatura interna al Movimento. L’ala che
fa capo al ministro degli Esteri Luigi Di Maio si vede opporsi con tutte le
forze alla sanatoria.
Da leggere: Pensioni immigrati: A quali tipologie possono
accedere gli stranieri?
Il pressing:
Questo tema sarà anche oggetto dei prossimi incontri tra
Conte e i capi delegazione dei partiti di maggioranza, dove c’è una possibilità
che le norme sulla regolarizzazione possano entrare nel decreto maggio che il
governo dovrebbe approvare nelle ore successive.
Lamorgese vede il lato positivo della situazione sottolinea
: «Sul tema c’è una condivisione di fondo e si arriverà a un testo definito».
Sul medesimo tema sono intervenuti di recente anche il Papa e la Cei: «Mi ha
colpito l’appello dei braccianti agricoli – racconta Bergoglio – la dignità del
lavoro e della persona va rimessa al centro dell’agenda».
Inoltre il presidente dei vescovi Gualtiero Bassetti ha
voluto aggiungere: «Chiediamo a chi ha il compito di promuovere il bene comune
di non dimenticare queste persone e di indicare le vie per una loro
regolarizzazione».
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