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Assegno unico è legge: Come funziona?


 

A chi spetta l’assegno unico?

Quali sono i requisiti?

Finalmente il tanto atteso Assegno unico è legge! Infatti è stato approvato da parte dell’Aula del Senato il disegno di legge delega sull’assegno unico per i figli.

 

La Ministra della Famiglia Elena Bonetti, si ritiene molto soddisfatta (IV) ed ha inoltre parlato di:

 

“Primo passo di una riforma storica”, per poi sottolineare che si tratta di “un provvedimento importante perché inizia un tempo nuovo, del futuro, della ripartenza.

 

Confermo a nome del governo l’impegno di dare seguito alla delega attuando l’assegno entro il termine del primo di luglio come previsto“.

 

A chi spetta l’assegno unico?

Il pilastro portante per quanto riguarda il Family Act, questo provvedimento comprende in una quota media al mese della somma circa di 250 euro per ogni figlio.

 

Con una maggiorazione per i disabili, modulato sull’ISEE, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età (se studente o disoccupato).

 

L’assegno (come credito di imposta o accredito mensile) è destinato a tutte le famiglie, inclusi incapienti ed autonomi. Quali sono i requisiti?

Viene riconosciuto ai lavoratori cittadini italiani, che sono titolari di un reddito da lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato, autonomi, o con partita Iva.

 

Quest’assegno spetta anche ai genitori single con figli fiscalmente a carico:

 

Per i cittadini UE o Extra UE sarà necessario: avere il permesso di soggiorno (per soggiornanti di lungo periodo o per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale);

Versare l’Irpef in Italia;

Vivere con i figli a carico nel nostro Paese;

Essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di durata almeno biennale.

 

C’è anche la presenza di Matteo Renzi:

 

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