Requisiti per permesso di soggiorno illimitato:
Per quali familiari posso richiedere il permesso di
soggiorno lungo periodo:
Reddito per permesso di soggiorno illimitato
Documenti per permesso di soggiorno illimitato
Aggiornamento permesso di soggiorno illimitato:
Posso perdere la mia carta di soggiorno se non effettuo
l’aggiornamento?
Costo permesso di soggiorno illimitato
Permesso di soggiorno illimitato dove posso viaggiare?
Con il permesso di soggiorno illimitato posso lavorare in
Europa?
Cosa mi permette di fare il permesso di soggiorno UE?
Hai un reddito minimo pari almeno all’assegno sociale, ossia
5.061,68 euro annui (453 euro al mese + tredicesima).
Per quali familiari posso richiedere il permesso di
soggiorno lungo periodo:
I seguenti familiari possono beneficiare del tuo stesso permesso
di soggiorno:
Marito o moglie;
Figli che non hanno raggiunto i 18 anni;
Figli con più di 18 anni che per motivi di salute non sono
economicamente autosufficienti;
Genitori a carico.
Reddito per permesso di soggiorno illimitato
Se chiedi il permesso di soggiorno anche per i tuoi
familiari, allora il tuo reddito minimo deve essere maggiore. Ecco una tabella
che riepiloga gli importi.
Reddito minimo:
1 – 2 (richiedente compreso)
=> 5.061,68 euro annui;
3 – 4 (richiedente compreso) => 10.123,36 euro annui;
5 e più (richiedente compreso) => 15.185,04 euro annui.
Documenti per permesso di soggiorno illimitato
Alla domanda bisogna allegare i seguenti documenti:
Modulo kit delle poste, compilato e firmato;
Aggiornamento dati del passaporto o documento equipollente:
E’ sufficiente compilare il modulo 1, allegando fotocopia del nuovo passaporto
o documento equipollente.
Variazioni anagrafiche: Per le variazioni inerenti il nome,
cognome, data e luogo di nascita e cittadinanza dovrà essere prodotta una
dichiarazione rilasciata dalla Rappresentanza Diplomatica/Consolare del Paese di
appartenenza attestante che le nuove generalità anagrafiche si riferiscono alla
medesima persona.
Aggiornamento delle fotografie: Qualora il permesso di
soggiorno sia utilizzato come documento di identificazione personale devono
essere aggiornate le fotografie ogni cinque (5) anni: è sufficiente la
compilazione del modulo 1.
Posso perdere la mia carta di soggiorno se non effettuo
l’aggiornamento?
La legge non prevede alcuna sanzione – men che meno la
revoca del titolo – nel caso in cui il titolare non si sottoponga alla
procedura di aggiornamento, utile solo ai fini dell’utilizzo dello stesso come
documento di identificazione personale per non oltre 5 anni dalla data del
rilascio (art. 17, D.P.R. n. 394/1999), pertanto, se lo straniero non intende
utilizzare il titolo in esame come documento di identificazione, può anche
rifiutarsi di farlo aggiornare.
Costo permesso di soggiorno illimitato
Gli stranieri in Italia devono sostenere 100.00 € per i
permessi di soggiorno UE (carta di soggiorno) di lungo periodo.
Chi non è tenuto a sostenere questi costi?
Cittadini di età minore di 18 anni;
I richiedenti il duplicato o la conversione di permesso di
soggiorno in corso di validità;
I richiedenti asilo, protezione sussidiaria e motivi
umanitari;
Cittadini stranieri che sono in Italia per cure mediche e i
loro accompagnatori;
I titolari di protezione internazionale che richiedono il
permesso di soggiorno UE di lungo periodo, le carte di soggiorno per i
familiari di cittadini comunitari emesse ai sensi del Decreto Legislativo n. 30
del 2007.
Oltre a questi costi ovviamente rimangono le spese per la
richiesta del permesso, uguali per tutti.
30.00 € per l’assicurata a Poste Italiane;
16.00 € per la marca da bollo;
30.46 € per la stampa del documento elettronico ( da versare
sul conto corrente postale n. 67422402 intestato a Ministero dell’Economia e
delle Finanze – Dipartimento del Tesoro con causale “importo per il rilascio
del permesso di soggiorno elettronico”).
Se viene fatta richiesta o rinnovo del permesso utilizzando
un unico kit di Poste Italiane per tutta la famiglia, si deve allegare la
ricevuta del versamento di 30,46 euro per ognuno dei membri della famiglia.
Permesso di soggiorno illimitato dove posso viaggiare?
Grazie al permesso di soggiorno di lungo periodo puoi
vivere, studiare e lavorare in quasi tutti i Paesi europei, tranne alcuni paesi
che non aderito pienamente ad alcuni accordi europei, ossia:
Inghilterra e Irlanda; quindi prima di mettere piede in
questi Paesi devi chiedere un visto di ingresso;
Svizzera, Norvegia, ma anche Islanda ed infine il piccolo
stato del Liechtenstein.
Queste nazioni non hanno aderito all’Unione Europea, quindi
anche qui prima di mettere piede devi chiedere un visto, anche se hai un
permesso CE illimitato.
Con il permesso di soggiorno illimitato posso lavorare in
Europa?
Lavorare all’estero con permesso di soggiorno italiano è
possibile solo quando si è in possesso del cosiddetto permesso di soggiorno CE
per soggiornanti di lungo periodo.
Tale facoltà è stabilita dalla Direttiva Europea n. 109 del
2003 (in Italia recepita dal d.lgs. n. 3 del 2007).
Si ricorda che questo tipo di permesso, al contrario degli
altri, non ha una scadenza, in quanto è a tempo indeterminato, e può essere
richiesto solo da coloro che risiedono legalmente in Italia da almeno 5 anni
E’ bene sottolineare però che gli Stati, in presenza di
determinate condizioni, possono limitare il numero totale di persone che
possono rivendicare il diritto di soggiorno.
Cosa mi permette di fare il permesso di soggiorno UE?
Grazie a questo titolo di soggiorno, lo straniero
extracomunitario ha la possibilità di:
Entrare in qualsiasi paese dell’Area Shengen senza dover
richiedere il visto;
Lavorare all’estero con permesso di soggiorno italiano nei
paesi che fanno parte dell’Unione Europa, ossia svolgere un lavoro autonomo o
subordinato;
Usufruire dei servizi pubblici del paese ospitante;
Prendere parte alla vita pubblica del paese ospitante;
Frequentare corsi di studio o di formazione professionale.
Prima di partire all’estero è meglio informarsi sui
requisiti richiesti dallo stato ospitante per poter soggiornare con il permesso
di soggiorno lungo periodo.
Infatti, al fine del soggiorno, lo stato ospitante può
richiedere allo straniero che intende lavorare all’estero con permesso di
soggiorno italiano di dimostrazione di adeguate risorse finanziarie
(soprattutto se si intende intraprendere e svolgere un’attività economica
autonoma), di un alloggio e di una copertura sanitaria.
In altri casi può essere richiesto anche un contratto di
lavoro e una dichiarazione del datore di lavoro secondo cui il cittadino
straniero è stato assunto alle condizioni previste dalla legislazione
nazionale.
Permesso di soggiorno illimitato con un contratto a tempo
determinato:
Per ottenere il
permesso di soggiorno di lungo periodo non è necessario dimostrare di
avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato poiché questo non è
richiesto dalla legge.
Come stabilisce il testo unico per l’immigrazione lo
straniero deve dimostrare di possedere un reddito adeguato al suo
sostentamento, ossia un reddito minimo.
Come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente questo
reddito minimo è pur sempre riferito all’importo annuo dell’assegno sociale.
Come dimostrare il reddito permesso di soggiorno illimitato
2021?
Per ottenere il permesso di soggiorno illimitato con un
contratto a tempo determinato dovete di mostrare la disponibilità di fonti di
reddito legalmente ottenuti.
Potete presentare:
La dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente;
Le ultime buste paga.
Con questi due principali strumenti si dimostra il fatto che
il reddito non c’è stato soltanto nel passato ma è attuale perché tuttora
l’interessato continua a percepirlo.
Al momento della richiesta non vi sarà quindi richiesto di
dimostrare che quel reddito sicuramente sarà garantito per il tempo futuro,
anche perché non vi è ragione di pensare che un contratto di lavoro a tempo
indeterminato possa dare delle garanzie maggiori per il futuro rispetto ad un
contratto a tempo determinato.
Revoca permesso di soggiorno illimitato: In quali casi
avviene
La revoca permesso di soggiorno CE, può essere disposta solo
nei casi espressamente previsti.
Si tratta infatti, di un titolo di soggiorno rilasciato a
cittadini extracomunitari che soggiornano in Italia da un lungo periodo e che
evidentemente sono inseriti nel contesto economico e sociale del nostro Paese.
Per questo motivo, la legge prevede che solo in casi
particolarmente gravi e comunque individuati, possa essere effettuata la revoca
del permesso di lungo periodo.
La revoca permesso di soggiorno CE si realizza nei seguenti
casi:
Quando il permesso è stato acquisito fraudolentemente
presentando per esempio documenti falsi o effettuando dichiarazioni non
corrispondenti a verità, finalizzate all’ottenimento del titolo di soggiorno di
lungo periodo non avendone diritto, l’Autorità amministrativa potrà
legittimamente disporne la revoca;
Quando viene celebrato il cosiddetto matrimonio di comodo,
per poter ottenere i documenti;
Quando viene emesso nei confronti dello straniero un
provvedimento di espulsione.
L’espulsione può essere disposta solo nei casi tassativi, previsti dallo
stesso articolo 9;
Quando lo straniero rappresenta un pericolo per l’ordine
pubblico o di sicurezza nazionale. Qualora lo straniero sia appartenente ad
organizzazioni terroristiche, oppure dedite ad attività di criminalità
organizzata;
Quando mancano o vengono a mancare le condizioni per il
rilascio di del titolo. Il venir meno delle condizioni per il rilascio del
titolo è determinato da condanne anche non definitive per alcune tipologie di
reati;
Quando lo straniero si assenta dal territorio per un lungo
periodo. In particolare, è previsto che l’assenza per dodici mesi consecutivi
determina la revoca del titolo di soggiorno;
Infine, è revocato quando lo straniero acquisisca un analogo
titolo in un altro Paese dell’Unione Europea.
Cosa succede dopo la revoca del permesso CE?
Successivamente alla revoca, qualora non sia necessario
disporre l’espulsione nei confronti dello straniero, viene rilasciato un
permesso di soggiorno. In particolare il consiglio di stato, con la sentenza n.
1327 del 5 aprile 2016, ha affermato che al momento della revoca del permesso
di soggiorno UE per lungo soggiornanti l’Amministrazione deve sempre valutare
se sussistano i requisiti per il rilascio di un permesso di soggiorno
ordinario.
Il destinatario di una revoca del permesso UE non può,
infatti, essere considerato come un soggetto privo del titolo di soggiorno e
nei suoi confronti non può essere adottato il respingimento o l’espulsione,
salvi i casi di pericolosità sociale che devono comunque essere adeguatamente
motivati.
Permesso di soggiorno illimitato e cittadinanza italiana:
I cittadini stranieri che sono in possesso di un permesso di
soggiorno illimitato sono dispensati dal test di lingua italiana B1 per la
cittadinanza italiana.
Ricordiamo che il test di lingua italiana viene richiesto
sia per la cittadinanza per residenza che per la cittadinanza per matrimonio.
A stabilirlo sono le nuove normative introdotte dal decreto
sicurezza fortemente voluto dall’ex Ministro dell’Interno Salvini Matteo.
Test lingua italiana per permesso di soggiorno lungo
periodo:
Il cittadino straniero interessato ad ottenere il permesso
UE di lungo periodo deve inoltrare per via telematica alla prefettura della
provincia dove ha il domicilio la domanda di svolgimento del test, collegandosi
al sito e compilando il modulo di domanda.
L’istanza presentata on line viene acquisita dal sistema
informatico del Ministero dell’interno e trasferita alla prefettura competente.
Se la domanda risulta regolare, la prefettura convoca
il richiedente entro 60 giorni
dall’istanza, sempre per via telematica, indicando giorno, ora e luogo del
test.
Il rilascio del certificato avviene entro 60 giorni. In caso
di esito negativo, il richiedente può chiedere di rifare l’esame dopo 90 giorni
dalla data del precedente esame.
Chi è esonerato dal test permesso di soggiorno illimitato
2021?
‘elenco delle persone che non devono sostenere questo test
sono:
Stranieri titolari di protezione internazionale;
Cittadini stranieri che hanno ottenuto, nell’ambito dei
crediti maturati per l’accordo di integrazione, il riconoscimento di un livello
A2 di conoscenza della lingua;
Minori sotto i 14 anni di età;
Persone affette da gravi limitazioni alla capacità di
apprendimento linguistico derivanti dall’età, da patologie o da handicap,
attestate mediante certificazione rilasciata dalla struttura sanitaria
pubblica;
Stranieri in possesso di un attestato di conoscenza della
lingua italiana (livello minimo richiesto A2), rilasciato dall’Università degli
Studi Roma Tre, dall’Università per stranieri di Perugia, dall’Università per
stranieri di Siena e dalla Società Dante Alighieri;
Stranieri che hanno frequentato un corso di lingua italiana
presso i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti. E hanno conseguito,
un attestato di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2;
Persone che fanno parte dei Centri provinciali per
l’istruzione degli adulti i Centri Territoriali permanenti per l’educazione
degli adulti e i corsi serali funzionanti presso le istituzioni scolastiche di
ogni ordine e grado;
Stranieri che hanno frequentato e concluso una scuola
italiana secondaria di primo o secondo grado, conseguendo il diploma in Italia.
Oppure lo ha conseguito perché frequentava i centri provinciali per
l’istruzione degli adulti;
Gli stranieri che frequentano un corso di studio presso
un’Università italiana statale o non statale legalmente riconosciuta. Oppure
frequenta un dottorato o un master universitario in Italia;
Stranieri che hanno fatto l’ingresso in Italia come
dirigente o personale altamente specializzato di società in posizione di
distacco;
Professori universitari che svolgono un incarico accademico
in Italia;
traduttori e interpreti e i giornalisti corrispondenti
ufficialmente accreditati in Italia.
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